Seguendo i temi del loro EP del 2015, Streets of Mumbai, DRAGONFLY incorpora un fondamento del blues e della sensibilità dell’anima con rock and roll, surf, spaghetti western, noir jazz, pop, Americana e le radici del mondo, le influenze raccolte dai loro viaggi in tutta l’America, Europa, India e Nepal.
Con l’eccezione di “Lungs”, le canzoni sono tutte composizioni originali, con la voce soul di Long Tall Deb e il suo partner a più minacce Colin John per voce di duetto, cori, chitarre acustiche, chitarre elettriche, chitarra baritonale, sitar bambino, lap steel, e l’occasionale traccia di basso e piano.
Insieme a una schiera di musicisti e ospiti illustri tra cui Michael Hill, Jeff Jensen, Mick Kolassa, James Cunningham, Bill Rufino, Chris Stephenson e Claudia Hernandez; la core band di Nate Holman, organo; Cliff Starbuck e Melvin Powe, basso; Jimmy Castoe e Jo El alla batteria, riuniti con il produttore Michael Landolt (Coldplay, OAR) al timone, hanno realizzato un disco lungimirante.
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